LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/10 del 30 dicembre 2008)

SALICE Archiviata la querela presentata nel 2003 dall’allora sindaco Cosimo Gravili contro l’opposizione

“Sindaco pinocchio”? Tutti prosciolti

SALICE – Diffondere volantini in cui si dà del “pinocchio” al sindaco si può. Così ha deciso il Tribunale di Lecce il quale, nei giorni scorsi, ha archiviato una vecchia pratica del 2003, relativa ad una querela presentata dall’ex sindaco di centrodestra Cosimo Gravili contro tutto lo schieramento dell’allora opposizione. All’epoca ben venti esponenti politici della minoranza dovettero subire la reazione dell’ex primo cittadino al termine di un lungo e “frizzante” periodo di dibattito cittadino, molto spesso sfociato in scontri verbali in Consiglio comunale ed in infuocati comizi in piazza. Gravili, in pratica, ad un certo punto ritenne “diffamatori e persecutori” gli attacchi della minoranza la quale, fra febbraio e marzo del 2003, fra l’altro aveva diffuso “porta a porta” ben quattro volantini dal titolo “Sindaco pinocchio” (i primi tre distribuiti a cura di “Insieme per Salice”, l’ultimo dal locale circolo della “Margherita”). In tutte e quattro le occasioni, l’opposizione, con un po’ di ironia, aveva espresso la propria posizione rispetto all’operato e alle scelte amministrative del sindaco e della sua maggioranza.
La questione, dunque, è ora giunta all’epilogo. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, durante una recente udienza in Camera di Consiglio convocata per esaminare l’istanza di opposizione (presentata dall’avvocato Luigi Rella, legale di Gravili) contro la precedente richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, ha ritenuto la condotta degli esponenti della minoranza “esplicazione del diritto di critica costituzionalmente garantito, che nell’ambito dell’attività politica può essere anche particolarmente aspro, purché non trasmodi in attacchi alla persona meramente gratuiti, limite che nella fattispecie non si ritiene sia stato superato”. Il giudice, pertanto, condividendo le argomentazioni del pubblico ministero, dispone: “l’archiviazione del procedimento conseguente al rigetto dell’opposizione”.
Fra i coinvolti in questa vicenda figurano rappresentanti dell’attuale maggioranza di centrosinistra (il vicesindaco Giuseppe Tondo, l’assessore al Personale Gaetano Ianne, il consigliere Giovanni Grasso e il capogruppo consiliare del Pd Enzo Marinaci), il consigliere di minoranza Rinaldo Innocente (“La svolta”) e due ex consiglieri di opposizione (Rino Fantastico e Alessia Faggiano). Gravili, attuale consigliere di minoranza, querelò anche i seguenti esponenti politici locali: Donato Cagnazzo, Dino Capoccia, Giuseppe de Tommaso, Antonio Gagliardi, Ettore Leone, Donato Leuzzi, Cosimo Margarito, Eduardo Pascali, Fernando Perrone, Francesco Simmini, Fernando Tarantini, Giuseppe Tresente e Giuseppe Verdesca. All’epoca quasi tutti facevano parte di “Insieme per Salice”, un movimento civico sostenuto da Margherita, Sdi, Ccd, Udeur ed altri. Fantastico, Capoccia, Cagnazzo, Leone, Pascali, Simmini, Tresente, e Tarantini sono stati difesi dall’avvocato Paolo Spalluto. Gli altri avvocati intervenuti sono: Donato De Giorgi (per Faggiano); Antonio De Mauro (per Perrone); Marco Ligori ( per Innocente e Leuzzi); Donato De Mitri (per Gagliardi, Grasso, Ianne, Margarito e Verdesca); Brizio Costantini (per Marinaci, De Tommaso e Tondo).
A quanto è dato di sapere, dell’intera vicenda riconducibile ai fatti politici del 2003, attualmente rimarrebbero strascichi di querele presentate da Gravili contro Tondo e da Tondo contro Gravili.
Rosario Faggiano