ROSARIOFAGGIANO.IT - NEWS - 13 settembre 2018

Salice Salentino

"Presbitero sincero, onesto e pieno di entusiasmo", la comunità accoglie il nuovo parroco della Chiesa Madre monsignor Massimo Alemanno

Ieri sera Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi e Ostuni




SALICE - Monsignor Massimo Alemanno è ufficialmente il nuovo parroco della Chiesa Madre “Santa Maria Assunta”. L’avvicendamento con l’uscente don Carmine Canoci, dimissionario per motivi di “ordine familiare”, è avvenuto ieri sera, nel corso di una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi e Ostuni.

Tantissimi sono stati i partecipanti. In primo luogo numerosi sacerdoti della Chiesa diocesana, fra cui don Arcangelo Martina (parroco di “San Giuseppe”), nonché il sindaco Tonino Rosato, assessori e consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni di volontariato e numerosi fedeli provenienti anche da Mesagne e da altre comunità dove don Massimo ha svolto in precedenza la sua missione pastorale.

I suoi ex parrocchiani, giunti a Salice anche in pullman, non hanno voluto rinunciare a stare accanto a don Massimo nella particolare occasione, anche per manifestargli riconoscenza per la sua opera alla guida della Parrocchia “Sant’Antonio” di Mesagne.


 
 
I fedeli in attesa dell'inizio della Celebrazione Eucaristica


“Don Massimo – ricorda una sua ex parrocchiana – è un prete di strada. É stato un vero padre nella nostra comunità. Ricordo, in particolare, l’accompagnamento delle famiglie nei periodi di maggiori difficoltà, nella malattia, nella morte. Era sempre presente per dare la consolazione e la sua parola di padre. Presente anche nei momenti di gioia, nella condivisione della fraternità comunitaria. Si è vissuti con lui come una vera famiglia, parrocchia-famiglia di famiglie. Era il punto di riferimento di tutti. Di tantissimi uomini che hanno recuperato il senso della fede assopita in loro. Sono stata testimone di tante conversioni molto importanti. Ha rivalorizzato un quartiere molto sofferente e abbandonato a se stesso. Ha dato vita a delle realtà mancanti e anche a tante belle iniziative comunitarie. Sguardo sempre attento e presente, anche fisicamente, con le famiglie dei più poveri, aiutandoli a vario titolo, cercando di recuperare e mettere in risalto la vita di questi fratelli della periferia che si sentivano esclusi dalla parrocchia. Ha cercato di far aprire i vari gruppi parrocchiali alle esigenze comunitarie e non più settoriali. Insomma è stato sempre presente in parrocchia! Sempre presente a fianco ai suoi parrocchiani condividendo con loro ogni cosa, ogni desiderio, ogni fatica, ogni speranza ogni problema, come fa un padre col proprio figlio”.

La “Corale don Mario Melendugno”, diretta dal maestro Giuseppe Fantastico, anche in questa circostanza ha curato ottimamente l’animazione liturgica di competenza.


 
Un momento della Celebrazione Eucaristica


L’arcivescovo, nel ringraziare l’uscente don Carmine Canoci per l’impegno pastorale sin qui svolto, ha poi presentato alla comunità don Massimo definendolo “presbitero sincero, onesto, pieno di entusiasmo”.

Dopo aver invitato la comunità ad affidarsi a lui “per vivere la vita che Gesù vuole da ciascuno”, Monsignor Caliandro ha aggiunto: “Nella liturgia di oggi, il Signore si rivolge a noi con la sua Parola, noi lo accogliamo, si rispecchia nel nostro cuore e, dovunque andiamo, lo annunziamo. La parola dei cristiani, la vita, il loro sorriso, l’essere operatori di comunione, di solidarietà permettono di mostrare Cristo al mondo. Ecco la cosa di cui noi dobbiamo essere certi. Ed ecco la bellezza di Maria, di cui oggi celebriamo il suo nome santo. Maria è l’arca dell’alleanza, perché Lei ha accolto Dio, ha detto il primo sì dell’umanità, ha creduto a Lui e lo ha donato fino alla fine. E questo dovrebbe essere il compito di ogni comunità”.


 
Il sindaco Tonino Rosato porge il saluto dell'Amministrazione


Alla conclusione della messa, dopo la Comunione, il sindaco Rosato ha espresso riconoscenza e gratitudine all’arcivescovo per aver dato alla comunità salicese, come nuovo pastore della Chiesa Madre, il presbitero monsignor Massimo Alemanno.

“Il cambio del parroco – ha detto il sindaco – rappresenta un nuovo inizio per la comunità, qualcosa che si rinnova e, in quanto tale, si accompagna a sentimenti positivi, di fiducia, di speranza per il futuro, specialmente se coincide con un momento non facile, dove a prevalere sono la precarietà e l’incertezza. Il nuovo parroco saprà valorizzare tutti i talenti”

Rosato ha concluso promettendo l’impegno personale e di tutta l’Amministrazione “a camminare insieme, a collaborare per la realizzazione di tutte le iniziative religiose, sociali, aggregative che saranno intraprese e che contribuiranno alla crescita della comunità”


 
Monsignor Massimo Alemanno sottoscrive i documenti dell'immissione canonica 


Dopo la sottoscrizione dei documenti che hanno ufficializzato l’immissione canonica, il nuovo parroco ha rivolto ai presenti il seguente saluto: “Vengo tra voi, non a cuor leggero, ma veramente con tanta commozione. Vengo qui per continuare la mia esperienza di uomo, di sacerdote, di cristiano. Giungo a Salice come figlio di questo paese dove sono nato e di questa amata Chiesa Madre, dove nel Battesimo sono stato rigenerato alla fonte della vita. Qui Dio mi ha chiamato per nome ed oggi, tornando in mezzo a voi, come padre, il cuore si apre alla gratitudine. Non vengo a portare novità, ma a continuare l’annuncio e la testimonianza evangelica che restano sempre uguali, pur nel cambio delle persone e nel mutare delle situazioni. Pertanto, vorrei che la preghiera reciproca animasse questo tempo di conoscenza, lasciando le parole inutili; e il volerci bene ci sproni a camminare insieme per lo sviluppo della vita nella sua interezza e per il bene della comunità ecclesiale e civile”.

La serata, dopo la messa, è proseguita nel salone del Centro sociale parrocchiale "Don Mario Melendugno" con il taglio della torta di "benvenuto" e un piccolo rinfresco.