LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 2 aprile 2011)

SALICE – Inedita azione di rivalsa dell’Amministrazione comunale guidata da De Mitri

“Nessun inquinamento, adesso Rosato paghi i costi del monitoraggio”

SALICE – Il consigliere denunciò presunti abusi ambientali e ora che l’Amministrazione ha potuto dimostrare l’infondatezza dell’esposto, il sindaco gli presenta il conto di 16mila euro. L’inedita vicenda si è sviluppata negli ultimi mesi, a seguito della decisione della maggioranza guidata da Donato De Mitri (Pd) di investire 750mila euro per acquisire e riqualificare la centralissima zona Trisolino, da anni in stato di abbandono. Secondo il consigliere di opposizione Antonio Rosato (Pdl) lo spazio in questione, di circa mille metri quadri e un tempo occupato da uno stabilimento vinicolo con vasche e fermentini in amianto, “inequivocabilmente presenta caratteristiche di sito potenzialmente inquinato”. L’esponente del Pdl, pertanto, alla metà dello scorso ottobre decise di inoltrare formale esposto alla Procura, all’Asl, all’Arpa e al Prefetto al fine di accertare “presunte illegittimità ed eventuali responsabilità amministrative, per omissioni di interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale”. Messo in moto il meccanismo di verifica con il conseguente intervento dell’Arpa, per “dirimere ogni dubbio” il Comune ha deciso di effettuare appositi saggi sul sito. Alla conclusione delle verifiche, curate da una ditta specializzata, è stato appurato che “nessuna traccia di amianto è presente nell’area”. A questo punto De Mitri, nei giorni scorsi, ha scritto a Rosato: “La sua azione aveva tutti i caratteri della temerarietà. Non so da dove lei abbia appreso le notizie, certo è che sul posto è intervenuta l’Arpa la quale, in seguito, ci ha comunicato che la zona non presentava elementi tali da far pensare a un sito potenzialmente inquinato. Tuttavia, considerato che l’esposto era inviato anche alla Procura e alla Prefettura, non potevamo esimerci dal fare tutti gli approfondimenti del caso. Abbiamo conferito incarico ad una società per effettuare, a norma di legge, i saggi sulla zona, impegnando la somma di 16.142 euro”.
De Mitri, nell’evidenziare che i saggi non hanno accertato tracce di inquinamento, conclude: “Poiché nei fatti la sua denuncia è stata empia e sconsiderata, le chiedo di farsi carico delle spese che l’Amministrazione ha dovuto sostenere per far fronte alla sua insana e irresponsabile azione”.
L’invito a Rosato di rimborsare al Comune i 16mila euro spesi per i saggi è esplicito. La richiesta è inconsueta. Vedremo gli sviluppi.
Rosario Faggiano