LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 27 giugno 2014)

L’INIZIATIVA – Pubblicazione presentata dal Collegio dei Geometri

L'antico agrimensore nella Terra d'Otranto

L'antico agrimensore nella Terra d'Otranto
L’antica figura dell’agrimensore in una pubblicazione arricchita da numerose mappe dell’800 riguardanti boschi, macchie e terreni del Salento. Sarà presentato oggi, alle 19, presso il Belvedere Hotel di Torre dell’Orso, il volume “Disegnare il Territorio, cartografia demaniale in Terra d’Otranto prima dell’Unità”.

La nuova iniziativa editoriale, promossa dal Collegio provinciale dei Geometri in collaborazione con l’Archivio di Stato e con la Società di storia patria di Lecce, è stata curata da Annalisa Bianco, Michele Mainardi e Mario Spedicato.

All’appuntamento parteciperanno Eugenio Rizzo, presidente del Collegio, Antonio Gabellone, presidente della Provincia, e Marco Potì, sindaco di Melendugno. Sono previsti interventi di Bianco, direttrice dell’Archivio di Stato, di Spedicato, presidente della Società di storia patria, di Antonio Costantini, studioso salentino, e dei docenti universitari Anna Trono, Eugenio Imbriani e Gianfranco Liberati.

“Si tratta – spiega il presidente Rizzo - di un’opera rilevante che affronta e analizza il ruolo e l’evoluzione della figura dell’agrimensore, ovvero del Geometra dei tempi pre-unitari. Questa nuova pubblicazione è stata promossa dal Collegio nell’ambito del progetto di valorizzazione culturale del ruolo professionale storicamente svolto dal Geometra a beneficio della comunità salentina”.

“Questo volume – precisa Spedicato – raccoglie una serie di saggi. L’occasione di pubblicizzare un importante tesoro archivistico ci ha spinti a chiedere interventi mirati, coinvolgendo i maggiori specialisti del settore”.

La pubblicazione contiene tre ricerche di carattere storico-scientifico. Mainardi si sofferma sulla figura dell’agrimensore, Giuseppe Carlone sulle unità di misura agrarie comunali, Liliana Bruno e Daniela Ragusa sulla cartografia demaniale.

“L’auspicio – dice Bianco – è che questo contributo culturale sia gradevolmente recepito non solo dal pubblico specializzato e competente, ma anche dal comune cittadino, concorrendo ad aggiungere un tassello della nostra bellissima terra”.