LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XV - 25 marzo 2010)

CUTROFIANO – Italia Nostra lancia l’allarme e riaccende il dibattito

“Fotovoltaico-selvaggio avanza un altro scempio su 20 ettari”

Il sito su cui si vorrebbe realizzare l’impianto sorge in una zona agricola ricadente nel pardo dei Paduli

CUTROFIANO – Pronto un progetto per un ennesimo mega impianto fotovoltaico. Ed esplode la protesta di Italia Nostra e di altre associazioni impegnate nella difesa del territorio salentino dallo scempio provocato dall’eccessivo proliferare di grandi centrali eoliche e solari. Questa volta si tratta di un impianto, esteso circa 20 ettari e dotato di maxi pannelli insegui-sole alti 5 metri, previsto in pieno Parco Paduli. La notizia, resa nota nei giorni scorsi durante un incontro svoltosi presso l’Hotel Tiziano alla presenza dell’assessore regionale all’Assetto del territorio Angela Barbanente, ha provocato un acceso dibattito.
“L’assessore regionale – sottolinea Marcello Seclì, presidente di Italia Nostra Sud Salento - è stata travolta da numerosi interventi di protesta di studiosi, naturalisti e politici salentini, anche militanti a sinistra, irati per la politica regionale che ha aperto le porte alla distruzione selvaggia del territorio da mega-eolico e mega-fotovoltaico, che come una metastasi incontrollabile sta desertificando il Salento. Il tutto per favorire l'arricchimento di lobby imprenditoriali colluse col potere politico e strettamente appoggiate da alcune grosse associazione nazionali pseudo-ambientaliste, per le quali l’ecologia, tradita nella sua essenza, è divenuta ormai solo l’occasione di un grosso business industriale distruttivo per il territorio”.
Secondo Seclì, il sito dove si vorrebbe installare il vasto impianto si troverebbe in prossimità della strada provinciale Cutrofiano-Supersano, ovvero in una zona agricola ricadente nel parco naturale e rurale “Paduli”, istituito recentemente per tutelare e salvaguardare un'area “di alto pregio paesaggistico, dove vivono rarissimi e protetti animali, come il Tritone italico, ed in cui si dovranno finanziare, come previsto dal nuovo piano paesaggistico della Puglia, solo progetti di rimboschimento e di recupero della naturalità e delle suggestioni pittoresche del paesaggio”.
“Quest’ennesimo progetto industriale – aggiunge Seclì - offende la rinascita di un territorio splendido, già vilipeso da un eccessivo sfruttamento geologico”.
Italia Nostra, pertanto, invita il Comune di Cutrofiano, interessato ormai da numerose istanze per la costruzione di impianti fotovoltaici, a non assecondare nessuna delle richieste già presentate, compresa l’ultima riguardante l’area di Parco Paduli.
“L'invito – conclude Seclì - è a non svendere il territorio in cambio di denaro-royalty o altro benefit, né a lasciarsi abbindolare dal fumo che accompagna queste proposte, quali l'utilizzazione dei suoli per piantare erba medica o la creazione di fasce piantumate per la mitigazione di un intollerabile sfregio ambientale". (r.f.)