LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/7 del 25 giugno 2008)

SALICE – Rosato evidenzia la fretta di chiudere l’accordo

Fotovoltaico, la centrale sotto il tiro di fuoco del Pdl

SALICE – Ancora polemiche sul fotovoltaico. Il capogruppo consiliare del Pdl-Fi Tonino Rosato ritiene sia stato “singolare” l’iter seguito dall’Amministrazione guidata dal sindaco Donato De Mitri per l’approvazione della centrale da 10.5 megawatt di Belpower. Questa struttura, che la scorsa settimana ha avuto il via libera dal Consiglio attraverso l’approvazione della convenzione tra Comune e società proponente, è attualmente all’esame dell’apposita conferenza di servizi per il rilascio dell’autorizzazione unica regionale.
“La maggioranza – dice Rosato – ha voluto approvare lo schema di convenzione per la costruzione dell’impianto usando la forza dei numeri e non quella della ragione e del confronto, senza coinvolgere i cittadini in una decisione così importante per il tessuto economico e sociale del paese, decidendo il tutto nel chiuso del palazzo e in tempi rapidi e inusuali, lasciando alle spalle molti punti oscuri e tanti interrogativi su alcuni passaggi amministrativi”.
Secondo Rosato il suo gruppo consiliare avrebbe avuto, in primo luogo, difficoltà ad accedere agli atti riguardanti il progetto.
“Per tale ragione – precisa - in sede di dibattito abbiamo più volte richiesto il rinvio del punto dell’ordine del giorno”.
Il capogruppo del Pdl-Fi, inoltre, evidenzia l’esistenza, nell’area interessata al progetto, di tre ettari di macchia mediterranea e di ulivi secolari.
“Agli atti – aggiunge - non risulta nessuna relazione concernente lo stato dei luoghi. Riguardo ciò, a mia precisa domanda in Consiglio, è stato risposto che il tutto non sarebbe dovuto dagli uffici comunali, ma dalla Provincia in quanto deputata alla verifica e al controllo del territorio. Credo che il tutto sia inconcepibile”.
Rosato, dunque, ricorda che la prima riunione della conferenza di servizi, convocata recentemente a Bari presso l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico, sarebbe terminata “con un nulla di fatto perché, da parte degli enti interessati, sono state messe in evidenza numerose lacune, prescrizioni e richieste di integrazione degli atti a disposizione. Considerato che la legge regionale in materia – conclude - stabilisce che solo in caso di esito favorevole della conferenza dei servizi è possibile sottoscrivere la convenzione amministrativa che regola il rapporto tra Comune e società, mi chiedo: perché questa fretta?”.
Rosario Faggiano