LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIII – 5 novembre 11)

CAMPI SALENTINA – Il presidente del Consorzio di tutela “Salice Salentino doc”, Angelo Maci, Boccia il progetto della centrale con 14 aerogeneratori

“Così si oltraggia il territorio”

L’enologo a difesa della “conca d’oro”, unica dal punto di vista paesaggistico
Prime reazioni dopo la notizia del paventato parco eolico nelle serre di Sant’Elia
CAMPI SALENTINA – “Il mega parco eolico nell’area delle Serre di Sant’Elia sarebbe un oltraggio ad un territorio ricco di vigneti pregiati e splendido dal punto di vista paesaggistico”. L’enologo Angelo Maci, presidente del Consorzio di tutela del “Salice Salentino doc” e delle “Cantine Due Palme”, non ritiene positivo il progetto per la costruzione di una centrale alimentata da quattordici giganteschi aerogeneratori. Le torri sarebbero alte 100 metri (150 se si considerano pure le pale rotanti con 50 metri di raggio). L’impianto, della potenza complessiva di 42 megawatt, è stato proposto dall’azienda Tozzi renewable energy (“Tre”) in località Malaschi, Campeggio, Occhineri e Solemi, in una zona di circa 80mila metri quadrati. Si tratta di un’area in gran parte interessata da uliveti e da vigneti di negroamaro, ricadente nel territorio di produzione delle doc “Squinzano” e “Salice Salentino”. Il progetto, considerato troppo invasivo, recentemente è stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale su iniziativa della Provincia di Lecce.
“In linea di principio – spiega Maci - sono contrario all'installazione dei pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli. Non sono contrario, invece, all'installazione di pale eoliche che, a mio parere, hanno un impatto meno negativo sul territorio rispetto al fotovoltaico. Per quanto riguarda Sant'Elia, invece, il discorso è diverso. Stiamo parlando della zona più significativa dei negroamari del Salento. Una zona che io definisco “conca d’oro”, perché in essa si trovano i terreni più belli delle nostre aree a denominazione di origine protetta. Ecco perché, nel caso di Sant’Elia, non sono assolutamente favorevole alla costruzione di una mega centrale eolica. L’impatto deturperebbe troppo un ambiente unico dal punto di vista agricolo e naturalistico”.
Maci, che come accennato è anche presidente delle Cantine Due Palme di Cellino San Marco, ovvero di un polo cooperativistico di dimensioni interprovinciale, aggiunge anche un aspetto aziendale non di poco conto.
“Proprio in quell’area – aggiunge – fra Campi, Squinzano e Guagnano, circa duecento nostri soci hanno non meno di quattrocento ettari di terreno vitato. Molti impianti – spiega – sono ad alberello pugliese. E’ ovvio che la costruzione di una grande centrale eolica darebbe un altro colpo di grazia al mantenimento dell’integrità paesaggistica, caratterizzata ancora dalla presenza di vite con questa peculiare forma d’allevamento. E pensare - conclude - che come cooperativa stiamo cercando di difendere questi antichi impianti con la concessione di un contributo annuale, pari a 300 euro ad ettaro, a beneficio dei nostri soci che s’impegnano a mantenere produttivi i vigneti ad alberello pugliese”.
 
Rosario Faggiano