LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIV – 20 dicembre 2014)

SALICE – Iniziativa del “Consorzio di Tutela”

Cantine e Finanza unite contro i "falsi" dei vini pregiati

Cantine e Finanza unite contro i


SALICE – Lotta alla contraffazione dei vini pregiati. Il Consorzio di Tutela del “Salice Salentino dop” si schiera a fianco della Guardia di Finanza per combattere la cosiddetta “agropirateria”, un problema serio anche nel settore vitivinicolo, non di rado interessato da fenomeni di falsificazione dei marchi di qualità o della indicazione di provenienza geografica.

L’altra sera, nella Casina Ripa, si è tenuto un incontro per presentare il Sistema informativo anti contraffazione (Siac), la nuova piattaforma telematica realizzata dalle Fiamme gialle per fornire un quadro di situazione, sistematicamente aggiornato, sull’azione dei vari attori istituzionali a contrasto della particolare fenomenologia.

L’iniziativa, promossa dal presidente del Consorzio Angelo Maci, è stata organizzata con l’obiettivo di assicurare alle cantine dell’area dop Salice Salentino “una condizione di tutela e sicurezza nei confronti del mercato illegale e della contraffazione che nell’ultimo anno ha colpito diverse aziende vitivinicole”.

L’ultimo esempio è quello che ha interessato l’azienda “Taurino” di Guagnano che ha dovuto subire, in alcune realtà commerciali, la diffusione di un prodotto riportante il suo marchio contraffatto in “Tauro” .

All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il colonnello Vincenzo Tuzi, comandante del gruppo “Marchi, brevetti e proprietà intellettuale” della Guardia di finanza e il tenente colonnello Piero Romano, comandante 2° Siac sezione di Bari.

“Il sito web, accessibile dal link http://siac.gdf.it - hanno spiegato i relatori - permette alle varie aziende di settore, che vogliono registrarsi gratuitamente, di inserire tutta una serie di informazioni utili alla GdF, al fine di individuare e, se tecnicamente possibile, contrastare e perseguire il mercato del falso, un fenomeno che è diventato una vera e propria piaga economico-sociale, soprattutto nell’ultimo decennio e che, in modo sempre più spietato, colpisce quelle imprese che fanno della produzione sana e genuina dei vari prodotti doc commercializzati ed esportati nel mondo, il loro marchio di riconoscimento”.

“Grazie a questo validissimo strumento informatico – ha concluso Maci – le aziende daranno un importante contributo al lavoro della Guardia di Finanza che così, con le informazioni fornite dalle stesse aziende, potrà creare una banca dati di riferimento che agevolerà il loro lavoro di controllo e sarà una garanzia anche per i consumatori che potranno contare su prodotti originali”.
Rosario Faggiano