LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XV - 13 aprile 2018)

SALICE – Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci: “Promesse disattese”. Rincari dall’8 all'11 per cento per utenze domestiche e non

Aumenta la tassa sui rifiuti, opposizione sul piede di guerra

Aumenta la tassa sui rifiuti, opposizione sul piede di guerra





SALICE – Aumento Tari in arrivo. E i consiglieri di opposizione Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci, accusano la maggioranza di aver disatteso le promesse.

L’Amministrazione guidata dal sindaco Tonino Rosato ha approvato la nuova Tassa sui rifiuti (servizio divenuto “porta a porta” dal 2017), nell’ultimo Consiglio. L’incremento interessa tutte le tipologie di utenze.

Quelle domestiche, i cui importi sono stati stabiliti in base alla superficie dell’abitazione e ai componenti del nucleo familiare, registreranno un aumento variabile da un minimo dell’8,15 ad un massimo dell’11,57 per cento.

Le utenze non domestiche, invece, avranno un incremento variabile dall’8,03 fino all’11,51 per cento. Per avere un’idea, una famiglia di quattro persone, residente in un casa di 100 metri quadri, pagherà 391,79 euro netti (30,54 euro in più rispetto al 2017). Un’attività artigianale (bottega, parrucchiere, barbiere, estetista), invece, pagherà 187,75 euro (19,25 euro in più rispetto al 2017).

“Dopo una campagna elettorale all’insegna della promessa di abbattimento delle tasse – affermano Ruggeri, Grasso e Marinaci - ci troviamo dinanzi ad un primo atto dell’Amministrazione di segnale totalmente opposto. L’aumento della Tari, così indiscriminato, rappresenta uno schiaffo non solo alle famiglie, ma anche alle imprese in difficoltà. Ci troviamo dinanzi a scelte politiche scellerate. Crediamo che i nostri cittadini non abbiano l’anello al naso e capiscano l’evidente incapacità amministrativa di questa Giunta. In altri Comuni limitrofi, che fanno il porta a porta dal 2017, la Tari è stata ridotta. A proposito del regolamento dell’ecopiazzola recentemente approvato, bisogna inoltre aggiungere che lo stesso, scopiazzato da regolamenti di altri territori, non tiene conto della realtà locale”.
Rosario Faggiano